Quali sono i possibili campi dell’immaterialità?
- Il primo è senza dubbio il vuoto sia fisico che quantico
- Il secondo è la psiche negli animali e negli umani in particolare
- Il terzo è quello che la mente umana concepisce come tempo ovvero il suo scorrere e che rappresenta la trasformazione continua ed irreversibile del mondo fisico conosciuta come entropia e la dinamica dell’espansione dell’universo.
Esistono delle possibili relazioni tra questi tre campi e se sì, quali sono?
Se ci riferiamo al secondo campo, quello della psiche, possiamo certo ritenere che la psiche e correlata ai neuroni presenti nel cervello e forse nei centri nervosi degli animali più primitivi, oppure esseri diversi come le piovre. Cioè, ha una correlazione con il mondo fisico e quindi quantico. Ciò comporta anche l’immaterialità fisica, cioè il vuoto intra componenti atomici. Quale potrebbe essere la correlazione tra questo vuoto quantico e l’immaterialità della psiche?
Il tempo deriva da una concezione mentale che associa al mondo fisico percepibile nel cosiddetto momento presente una trasformazione continua iniziata da un mondo ormai immateriale per obsolescenza fisica che viene chiamato passato, ma che lascia dei segni irrevocabili nel momento presente, trasformazione quindi altresì proiettata specularmente in un mondo fisico non ancora compiuto e quindi di per sé anch’esso immateriale.
Quali potrebbero essere dunque le relazioni delle immaterialità tra passato, futuro, vuoto quantico e fisico e psiche? L’immaterialità temporale include nella sua concezione la nozione di dinamica, di trasformazione dal passato al futuro. Esiste una dinamica negli altri due campi: nel vuoto fisico e quantico, certamente perché la materia quantica è in continua evoluzione e movimento, così come tutti i componenti del mondo fisico, e perciò modula costantemente gli spazi vuoti. Cosa dire della psiche?
Se ci riferiamo ai pensieri compulsivi (vedere Eckhart Tolle) possiamo certo dichiarare che la psiche subisce anch’essa una forma di dinamica strutturale inarrestabile anche se non lineare a differenza di come potrebbe apparire a prima vista la dinamica temporale.